Nel Frammento sulle Macchine, il filosofo e economista tedesco esamina il ruolo della tecnologia e della macchina nella produzione capitalistica. Marx sostiene che la macchina, come mezzo di produzione, aumenta la produttività e l'efficienza del lavoro, ma allo stesso tempo può minacciare il lavoro umano e il suo valore. La macchina, infatti, può sostituire il lavoro umano e ridurre il valore del lavoro stesso. Inoltre, Marx sostiene che la macchina, in quanto proprietà privata, è utilizzata dai capitalisti per accrescere il profitto a scapito dei lavoratori. Tuttavia, Marx vede anche la possibilità che la macchina possa essere utilizzata per liberare gli individui dal lavoro ripetitivo e noioso, permettendo loro di dedicarsi a attività più creative e soddisfacenti. In questo modo, la macchina può essere uno strumento di liberazione e di emancipazione, a condizione che il suo potere sia controllato dai lavoratori e non dai capitalisti.